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È entrata in vigore la Direttiva 2024/2881/UE sulla qualità dell’aria

Nuova Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente per un’aria più pulita in Europa

Oggi, 10 dicembre 2024, si compie un passo decisivo verso l’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea (UE) di raggiungere l’inquinamento zero entro il 2050: entra in vigore la Direttiva 2024/2881/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2024, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa.

Ogni anno in Europa si verificano circa 300’000 morti premature causate dall’inquinamento atmosferico. Per affrontare questa grave situazione, la Commissione Europea ha proposto di revisionare, consolidare e fondere le due direttive esistenti sulla qualità dell’aria in una sola, allineando gli standard alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) da raggiungere entro il 2030, salvo eventuali proroghe legate a condizioni specifiche.

La timeline

La proposta della nuova Direttiva sulla qualità dell’aria è stata pubblicata dalla Commissione Europea il 26 ottobre 2022. Successivamente, il 14 ottobre 2024, il Consiglio Europeo ha adottato formalmente la Direttiva che stabilisce gli standard aggiornati di qualità dell’aria nell’Unione Europea. Il 20 novembre 2024 il testo della Direttiva è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Oggi, 10 dicembre 2024, decorso il termine di 20 giorni dalla pubblicazione, è ufficialmente entrata in vigore. Da questa data, ogni Stato Membro è tenuto ad adottare, entro un periodo di due anni, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative al fine di conformarsi ad essa.

Gli obiettivi e le disposizioni della nuova Direttiva

La Direttiva stabilisce gli obiettivi di qualità dell’aria ambiente, definendo metodi e criteri comuni per la sua valutazione, monitorando la qualità dell’aria ambiente attuale, le tendenze a lungo termine e gli effetti delle misure adottate. La Direttiva inoltre promuove la comparabilità e l’accessibilità delle informazioni sulla qualità dell’aria nell’Unione Europea. Le norme saranno periodicamente riesaminate, entro il 2030 e successivamente ogni 5 anni, al fine di essere costantemente aggiornate sulla base delle nuove evidenze scientifiche e dei cambiamenti sociali e tecnologici.

Le zone caratterizzate da contesti meteorologicamente e orograficamente svantaggiati tali per cui, nonostante siano attuate le misure di abbattimento, persistano problemi di conformità ai limiti stabiliti dalla Direttiva, sono tutelate da proroghe fino al 2040. Per approfondimenti in merito alle proroghe si rimanda all’articolo 18 della Direttiva.

La revisione prevede sanzioni per gli Stati Membri nel caso di mancato rispetto dei limiti e delle misure stabiliti e garantisce il diritto di ricevere un risarcimento e di essere rappresentate da organizzazioni non governative alle persone la cui salute è stata compromessa dall’inquinamento, in caso di violazione delle norme europee (articolo 28 – Risarcimento dei danni alla salute umana).

La nuova legislazione inoltre supporta le autorità locali, rafforzando le disposizioni relative al monitoraggio, alla modellizzazione della qualità dell’aria e al miglioramento dei piani correlati. Gli Stati Membri infatti devono nominare le autorità competenti e gli organismi responsabili della valutazione della qualità dell’aria ambiente, dell’accuratezza della rete di monitoraggio e della condivisione dei dati, nonché della promozione dell’accuratezza delle applicazioni di modellizzazione e dell’analisi dei metodi di valutazione. Inoltre, devono coordinare i programmi di garanzia della qualità su scala europea, come previsto nell’articolo 11 e nei relativi allegati.

Gli aggiornamenti introdotti dalla nuova Direttiva portano ad una riduzione dei limiti normativi previsti per la tutela della salute umana, da rispettare entro il 2030. La seguente tabella riporta i principali standard normativi definiti dalla nuova Direttiva a tutela della salute umana, a confronto con gli standard stabiliti dalle due Direttive abrogate 2008/50/CE e 2004/107/CE (le modifiche sono indicate in rosso).

TerrAria si impegna a rimanere costantemente aggiornata sul tema della qualità dell’aria, centrale per l’azienda, spaziando dagli studi di impatto ambientale al supporto nella predisposizione di piani per la qualità dell’aria, garantendo servizi sempre in linea con le normative in evoluzione.